La Certosa di Serra San Bruno: storia e spiritualità tra i boschi della Calabria. Quella di Serra San Bruno è stata la prima Certosa fondata in tutta Italia, la seconda al mondo riguardante l’ordine dei Certosini a modello di quella di Grenoble in Francia. Essa rappresenta, da diversi secoli, un luogo in cui storia e vita spirituale si compenetrano indissolubilmente.
La Certosa di Serra San Bruno
Nasce dall’idea di Bruno di Colonia che, stanco della corruzione del clero, decide di ritirarsi in solitudine sull’altopiano delle Serre Calabresi. Fonda così l’Eremo di Santa Maria di Turri o del Bosco. Si parla di Certosa in quanto si fa riferimento alla “Grande Chartreuse”, il principale monastero dell’ordine dei certosini, situato a Grenoble sulle Alpi francesi. Si tratta di un luogo in cui i monaci cosiddetti certosini si ritiravano in solitudine in capanne fatte di paglia costruite intorno alla chiesa monastica. Quella situata nei boschi delle Serre calabresi, nasce nel 1091 e viene consacrata ufficialmente nel 1094.
Successivamente la città di Serra San Bruno nasce negli anni tutto intorno alla Certosa, anche se a debita distanza, per dare una casa agli operai che lavoravano alla sua costruzione. Chi passa da Serra San Bruno oggi, non può fare a meno di notare le solenni mura che la circondano, creando anche un velo di mistero su ciò che racchiudono al loro interno. Infatti è proibito a chiunque, sia uomini che donne, visitare questo luogo sacro. È presente però il museo della Certosa, che consente ai visitatori di cogliere l’atmosfera del luogo e scoprire la storia di San Bruno e dell’Ordine.
Tra mistero e letteratura
Quando ci si trova davanti alla Certosa, si resta affascinati dalla maestosità del luogo e dalla pace che lo avvolge. Passeggiando nei boschi intorno ad essa, vi sono dei sentieri che conducono alla grotta di San Bruno, ovvero il posto nel quale egli ha trascorso gli ultimi dieci anni della sua vita in preghiera. Vicino alla grotta si trova un laghetto con all’interno la statua del santo, a testimonianza della tradizione secondo la quale San Bruno si calava nell’acqua gelida per sconfiggere i suoi demoni. La tradizione è stata portata avanti per diversi anni, durante i quali gli “spirdati” venivano gettati nell’acqua per esorcizzare i loro mali.
Della Certosa di Serra San Bruno si è parlato in diversi libri, primi tra tutti quelli dello scrittore Sharo Gambino, che ha fatto da cronista alla storia della Certosa nel suo libro “Sull’Ancinale” fino a renderla scenario di un romanzo ne “L’atomica e il chiostro”. È il libro nel quale lo scrittore narra la vicenda di Leheman Leroy e Ettore Majorana, un ex militare responsabile dello sgancio di una bomba su Hiroshima e uno scienziato, che si rifugiano all’interno della Certosa, tra i monaci certosini, per cancellare il loro passato e rinunciare alla violenza.
(Foto Carla Tropea/ Commons Wikimedia)