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CULTURA PERSONAGGI

Giuseppe Berto e il male oscuro che ha trovato pace sulla Costa degli Dei

Panorama Da Capo Vaticano

Un veneto innamorato della Calabria, Giuseppe Berto, che lungo le coste di Capo Vaticano trovò rifugio e che qui, scrisse uno dei suoi più grandi capolavori: Il male oscuro.

Giuseppe Berto e la sua vita irrequieta

Scrittore, drammaturgo e sceneggiatore italiano, Giuseppe Berto, è un grande personaggio del Novecento che ha lasciato una traccia profonda nella storia e nella cultura del nostro Paese. La sua è stata una vita molto ricca e movimentata. Secondo di cinque figli, nasce da Ernesto un ex maresciallo dei carabinieri e Nerina Peschiutta che vendeva cappelli, il 27 dicembre del 1914 a Mogliano Veneto.

Mulino Mogliano
Un antico mulino a Mogliano Veneto (Foto Wikipedia)

Una famiglia modesta la sua che, però, gli permette di intraprendere studi liceali e di iscriversi, successivamente, alla facoltà di lettere dell’Università di Padova. Avrà come maestri Concetto Marchesi e Manara Valgimigli. Tuttavia, il rapporto travagliato con il padre segna il suo animo lasciando una traccia indelebile nella sua esperienza personale e letteraria rendendolo irrequieto e smanioso. Tanto che si arruola come volontario nell’esercito, partecipando alla guerra in Abissinia, nel 1935, con il grado di sottotenente. Appuntò sulla sua divisa alcune medaglie al valore militare, che risultarono molto gradite ai superiori al suo ritorno in patria nel 1939.

La scrittura come fuga dalla prigionia

La giovinezza è segnata da alcune esperienze da insegnante di latino, italiano e storia ma, la sua irrequietezza lo porta nuovamente a combattere e ad arruolarsi nella Milizia volontaria per la Sicurezza Nazionale. Nel 1943 è in Africa. Cade prigioniero degli americani che lo portano in un campo di concentramento in Texas. E durante la prigionia Berto si avvicina alla scrittura incoraggiato anche da altri illustri compagni di sventura: Gaetano Tumiati, Dante Troisi, Ervardo Fioravanti e Alberto Burri.

Giuseppe Berto
Un giovanissimo Giuseppe Berto – Foto Wikipedia

Qui scrive numerosi racconti e i romanzi “Le opere di Dio” e “Il cielo è rosso”.  Nei primi anni ’50 il padre muore di cancro e, il loro rapporto travagliato, si interrompe tragicamente senza alcuna occasione di chiarimento o rappacificazione. Ciò lo porterà a soffrire di nevrosi e angoscia che lo accompagneranno per tutta la vita. Dopo aver sposato Manuela, conosciuta a Roma, nel 1955 arriva in Calabria. A capo Vaticano, compra un terreno su cui costruirà la sua casa.

Capo Vaticano il “luogo più bello del mondo”

La Calabria e Capo Vaticano sono per Berto un rifugio, un luogo sicuro e protetto. Vi abiterà per gran parte dell’anno e nei suoi scritti ne racconterà le bellezze. Appena arrivato si racconta che affermò: “questo è il paradiso, il luogo più bello del mondo”. E la Calabria, il Sud, Sicilia compresa, risuonano anche ne “Il Male Oscuro”, scritto nel 1964, proprio nella casa di Capo Vaticano. Si legge: “l’isola degli aranci sta dall’altra parte celeste e gialla e un poco verde nella sua breve lontananza, e in mezzo c’è un piccolo tratto di mare proprio piccolo ma non ho il coraggio di passarlo, … e così verso sera cerco un posto da dove si possa guardare la Sicilia, (…) ecco qui mi costruirò con le mie mani un rifugio di pietre e penso che in conclusione questo potrebbe andar bene come luogo della mia vita e della mia morte”.

Male Oscuro giuseppe berto

La Calabria: per Berto ultimo rifugio

Quasi un presagio e un desiderio, quello di Berto, di continuare a vivere per sempre lungo le coste baciate dal Mediterraneo, adornate dai fichi d’india, che gli ricordavano la fatica e la fame dei contadini. Un luogo incantato, che era la cura per il suo male, la culla dei suoi pensieri e, la vittoria sulle sue fobie. Dopo un soggiorno in una clinica di Innsbruck, il destino, ha voluto che a consumarlo fosse la stessa malattia del padre.

Berto Vecchio Foto Associazione Amici Di Berto
L’autore de Il male oscuro – Foto Associazione Amici di Giuseppe Berto

Muore il 1 novembre del 1978. Per suo volere il corpo riposa nel cimitero di San Nicolò di Ricadi. Alla sua memoria sono stati intitolati i Licei Classici di Mogliano Veneto e di Vibo Valentia. La moglie Manuela e la sua unica figlia Antonia, inoltre, hanno fondato un’associazione “Amici di Giuseppe Berto” che ha due sedi a Ricadi e Mogliano Veneto. I due comuni sono gemellati da tempo. L’associazione ha istituito il Premio Giuseppe Berto che riconosce e incorona ogni anno un’opera prima di narrativa italiana. E che si svolge alternativamente nei due comuni, creando così un ponte ideale tra il Veneto e la Calabria.

(In copertina un’immagine di Capo Vaticano – Foto Wikipedia)

Giuseppe Berto e il male oscuro che ha trovato pace sulla Costa degli Dei ultima modifica: 2021-05-27T06:35:17+02:00 da Gianna Maione

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